martedì 25 luglio 2017

La partizione smarrita (breve storia quasi felice)

Lo scorso sabato ero alle prese con le ultime attività prima della conclusione dell'operazione #AbbandonoWindows; in particolare, sul disco principale, quello da estrarre e mettere in un box USB, avevo deciso di eliminare una partizione che conteneva dati ormai inutili (vecchie immagini di Windows, e comunque salvate sul disco esterno) per allargarne un'altra in sofferenza di spazio. Il problema è che dopo l'operazione le partizioni eliminate erano 2: l'altra era, guardacaso, quella con tutti i miei dati. E sono assolutamente certo di non aver selezionato per sbaglio anche l'altra partizione, anche perché non era permesso.
Non mi sono fatto prendere dal panico, anche perché io non predico bene per razzolare male: i backup, li faccio! Per cui mi sono potuto lasciare andare ad una semplice inc*******a epocale (se una certa sede di Seattle non è crollata sotto i miei accidenti, vuole dire che è costruita proprio bene... 😁).

In realtà, mi sono subito posto l'obiettivo di recuperare la partizione, poiché i dati ed il filesystem non erano stati toccati: bastava ripristinare la tabella delle partizioni. Per far ciò, in prima istanza mi sono affidato ad un programma per Windows, in Trial ma che prometteva funzionalità completa: vero per la scansione, ma per il ripristino pretendeva l'acquisto della licenza (modalità legittima, ma estremamente fastidiosa...); e comunque avrei potuto solo copiare i file da un'altra parte. Allora mi sono affidato a linux: è bastato il primo risultato della ricerca per trovare lo strumento adatto (TestDisk) e scoprire che era disponibile in SystemRescueCD, che avevo già pronto sul drive USB per le emergenze. Detto, fatto: avviato, lanciato, fatta la scansione veloce, ma i parametri trovati non mi convincevano; con la scansione completa, anche se durata 3 ore, trovo i parametri giusti, et voilà, la partizione è tornata magicamente al suo posto con tutti i dati dentro.

Le morali della storia sono:
  • Serve Linux per far funzionare o sistemare Windows;
  • In ogni caso, serve lo strumento giusto, specializzato, e non un megarisolutore galattico di tutti i guai informatici;
  • Recuperare situazioni apparentemente disperate qualche volta è possibile, e neanche troppo difficile, a condizione che sia abbiano le giuste competenze ed informazioni.
Voglio tornare su quest'ultimo punto per rimarcare che sono riuscito a riconoscere i parametri giusti da ripristinare solo perché avevo ben chiara quella che doveva essere la situazione corretta: se non fosse stato così, avrei avuto altissime probabilità di sbagliare, e fare un disastro (avrei perso l'intero disco). Se invece che al mio disco fosse successo a qualcun altro, avrei potuto certamente indicare lo strumento da utilizzare, ma non avrei mai, se non in casi semplicissimi, riconoscere la situazione corretta da ripristinare, semplicemente perché questa è giocoforza conoscenza esclusiva del proprietario del disco. Ma ahimé, sono certo che nel 99% dei casi il proprietario del disco non avrebbe nemmeno saputo di che stavo parlando, e si sarebbe aspettato da me il miracolo. Purtroppo non è così che funziona.

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