mercoledì 4 settembre 2019

#AbbandonoChromeos La conversione

Qualcuno dei miei lettori ricorderà la serie di post con cui ho raccontato la scelta di abbandonare Windows e di passare a ChromeOS, anche se con una buona aggiunta di Linux. Orbene, tutto andava benissimo (vabbé, diciamo abbastanza bene), quando a luglio mi appare l'avviso che il mio ChromeBox non avrebbe più ricevuto aggiornamenti perché erano passati i canonici (per Google) 5 anni rispetto all'uscita del modello. E l'integrazione delle applicazioni Linux, che aspettavo da 3 anni???

A questo punto, non potendo restare senza aggiornamenti di sicurezza (le basi!!!), scelta obbligata: visto che l'hardware è ancora buono (è pur sempre un i7), si passa ad un Linux tout court. A dire la verità, non me la sono sentita di sovrascrivere definitvamente ChromeOS, perché non si sa mai... ho preferito il dual boot. Quale distribuzione? Semplice: a fine giugno è stata rilasciata la versione 3 di GalliumOS, una distribuzione Linux fatta apposta per i Chromebook, che ora è basata su Xubuntu 18.04, cioè esattamente la distribuzione che uso sul laptop di lavoro. Ciò significa stesse applicazioni, stessi aggiornamenti, stesso tutto.

Quindi una sera dello scorso weekend, tra una partita di pallavolo ed un altra, sono partito con l'installazione. Premesso che avevo già partizionato la SD card, scaricato e scritto l'immagine della distribuzione su una USB, in 1 (una) ora ero operativo. 40 minuti di installazione/aggiornamenti e 20 per installare le applicazioni (poche, in verità... molte erano pre-installate, essendo opensource, mica come Windows!) e fare qualche configurazione (tipo l'import dei favoriti del browser). E indovinate quante volte si è riavviato durante l'installazione? Beh, una, alla fine dell'installazione. E quante licenze da accettare, permessi per la privacy, configurazioni varie mi ha chiesto? Beh, una: lo username e password. Anche il fuso orario aveva indovinato.


In realtà era una cosa che avrei voluto fare prima, quella di passare ad un Linux vero; ma mi bloccavo perché GalliumOs era fermo ad una vecchia versione, e comunque quando era strettamnte necessario avevo il laptop a disposizione. Perché il sistema ChromeOS + Linux in chroot, alla fine, aveva dei limiti, tipo che per colpa dei driver della scheda video non riuscivo a vedere i filmati FullHD a pieno schermo: ora invece sì.
E poi adesso ho potuto approfittare anche per un'altra prova: usare Firefox come browser principale invece di Chrome (che non ho nemmeno installato, finora). Un primo, timidissimo passo di emancipazione da Google (ma ci vuole molto tempo e molta volontà per farlo sul serio).

Le alternative esistono. Basta provarle.

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